La proposta italiana del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), presentata alla Commissione Europea alla fine di aprile, prevede finanziamenti per oltre 220 miliardi di euro, con numerosi capitoli di spesa.
Si prevedono misure dal rafforzamento delle reti dei trasporti e di quelle digitali, al recupero dei borghi di interesse storico e culturale, al potenziamento dell’offerta per gli asili nido, l’istruzione e il sistema sanitario.
L’obiettivo del Piano era quello di soddisfare gli 11 criteri individuati dall’ Unione, tra i quali la tutela dell’ambiente e la transizione digitale; ad ogni criterio la Commissione può assegnare come valutazione A, B o C.
Secondo le informazioni attualmente in circolazione, l'Italia avrebbe ottenuto una valutazione positiva con una A, il voto più alto, in 10 criteri su 11 e soltanto una B alla voce relativa ai costi.
Una volta ottenuta l’approvazione definitiva l'Italia potrà contare su un versamento di circa 25 miliardi di euro entro l’estate.