All’interno degli interventi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e resilienza) dedicati alla semplificazione e alla digitalizzazione delle procedure amministrative, è arrivato il semaforo verde del Consiglio dei Ministri per la nuova disciplina delle procedure di selezione del personale pubblico.
È stato, infatti, approvato in esame definitivo – e su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo - il regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, concernente norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi.
Il testo, che tiene conto dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari, fissa il limite massimo di 6 mesi per la conclusione della procedura concorsuale e prevede la pubblicazione dei bandi attraverso il Portale del reclutamento inPA e sul sito istituzionale dell’ente che bandisce il concorso.
Inoltre, con l’obiettivo di eliminare qualunque forma di discriminazione, particolare attenzione è stata riservata alla rappresentatività di genere e alle tutele nei confronti delle donne in gravidanza o allattamento.
“Con il provvedimento approvato – ha affermato il Ministro Zangrillo – tracciamo la strada per un nuovo modo di selezionare il personale pubblico, imprimendo una decisiva accelerazione ai tempi di conclusione delle procedure e puntando su digitalizzazione e trasparenza. Un intervento che ci permette di affrontare le oltre 170 mila assunzioni previste per il 2023 con maggiore forza, fiducia e consapevolezza di aver messo a sistema un meccanismo innovativo e all’avanguardia. La certezza dei tempi è un importante stimolo per i candidati, una garanzia per le amministrazioni. Mettiamo a terra importanti passi sulla digitalizzazione dei nostri processi per una Pubblica Amministrazione attrattiva ed efficiente”.