La presentazione della Relazione 2021 del Cnel al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini, è stata l’occasione per verificare lo stato dell’arte delle misure adottate o in fase di attuazione con riferimento alla profonda trasformazione che sta attraversando la Pubblica amministrazione in termini di digitalizzazione, capitale umano e semplificazione.
Secondo il ministro per la PA, Renato Brunetta, “La Relazione del Cnel riconosce l’investimento sul capitale umano pubblico avviato con decisione nel 2021 e proseguito nel 2022 con il lancio di un grande piano strategico di formazione per tutti i dipendenti pubblici, che ha a disposizione due miliardi di euro fino al 2026 e insiste molto sul potenziamento delle competenze digitali, in collaborazione con le più grandi piattaforme tecnologiche mondiali. Potremmo parlare di un capitale umano in ‘mutazione strutturale’ perché abbiamo sbloccato il turnover e i concorsi, rendendo disponibili 45mila posizioni soltanto nella seconda metà del 2021, perché abbiamo rinnovato i contratti di lavoro, perché abbiamo consentito alle amministrazioni locali di tornare ad assumere e dotarsi di nuovo di tutto il capitale umano di cui hanno bisogno, sia per le attività ordinarie di reclutamento sia per quelle straordinarie necessarie per attuare il Pnrr”.
La Relazione documenta, anche grazie alla collaborazione con il Dipartimento della Funzione pubblica, le riforme approvate dal Governo e dal Parlamento, già in fase di attuazione, tra cui:
La Relazione valuta in modo positivo tanto i risultati raggiunti grazie alla semplificazione e alla digitalizzazione delle nuove procedure concorsuali quanto la forte interazione che si è generata tra mondo delle professioni e pubbliche amministrazione, specialmente quelle locali.
Altro punto toccato dalla Relazione è il portale inPA, punto di riferimento unico sia per le amministrazioni che pubblicano i bandi di concorso sia per chi è alla ricerca di informazioni sulle offerte di lavoro disponibili nella Pa. Il Cnel giudica positivamente anche il Piao, piano che nasce “dalla quadruplice esigenza di semplificazione programmatica del carico burocratico-adempimentale; di adeguatezza programmatica di obiettivi e indicatori, di integrazione programmatica tra strumenti, di finalizzazione programmatica verso la generazione di Valore Pubblico, anche nella prospettiva del benessere equo e dello sviluppo sostenibile”.
I fabbisogni di competenze del Pnrr saranno oggetto di una nuova stagione di reclutamento e di cambiamento generazionale all’interno della Pa. Al tempo stesso, la presenza di oltre tre milioni di dipendenti pubblici con un’età media fattasi nel corso del tempo molto elevata richiede investimenti maggiori nella formazione.
Per rispondere a questa esigenza il Piano strategico per la valorizzazione e lo sviluppo del capitale umano della pubblica amministrazione “Ri-formare la PA. Persone qualificate per qualificare il Paese”, presentato a inizio 2022, prevede molteplici interventi legati alla formazione universitaria (progetto “PA 110 e lode”) e una particolare attenzione alle competenze trasversali, in particolare quelle legate ai processi di trasformazione digitale (spesso le più carenti alla luce del richiamato invecchiamento medio del personale).