Bonifica ambientale, dal MiTE i criteri per i siti “orfani”

04 marzo 2022

Semaforo verde dal Ministero della transizione ecologica ai criteri per gli interventi di bonifica dei siti orfani, aree contaminate e abbandonate poi finite in carico alla pubblica amministrazione per garantirne la messa in sicurezza e risanamento.   

Infatti, proprio sui criteri fissati con decreto della Direzione generale uso sostenibile del suolo e delle risorse idriche del MiTE, le Regioni potranno presentare le proposte progettuali di bonifica da finanziare con le risorse comunitarie del PNRR (misura M2C4 investimento 3.4).                                                    

Tra i criteri, il rispetto del principio Ue del “non arrecare danno significativo” all’ambiente, il raggiungimento degli obiettivi del PNRR che puntano alla riqualificazione, almeno, del 70% del suolo interessato dagli interventi ammessi a finanziamento e la conclusione degli interventi entro il 31 marzo 2026.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza stanzia 500 milioni di euro per la bonifica dei siti orfani con la misura della Missione 2, dedicata alla Transizione ecologica e rivoluzione verde, uno dei pilastri del Next Generation Eu e ambito clou del Piano italiano.                                                                                                

Nello specifico, l’investimento 3.4 della Componente 4 mira a raggiungere la riqualificazione di tutti i siti orfani contenuti nell’elenco approvato lo scorso novembre con decreto dell’allora Direzione Risanamento Ambientale del MiTE. 

Il prossimo passo è il Piano d’azione ad hoc per individuare, nell’elenco dei siti, i progetti da finanziare sul criterio della ripartizione tra Regioni. Seguiranno gli specifici accordi di programma con le singole Regioni per definire il cronoprogramma degli interventi, monitoraggio e rendicontazione.

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