Sono 66,4 (pari a un terzo del totale dei fondi messi a disposizione dal PNRR) i miliardi che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza affida alla gestione diretta degli enti territoriali. In particolare, 20 miliardi per quanto riguarda il Mezzogiorno, ai quali si sommeranno circa 9 miliardi di React-EU, 54 miliardi di Fondi strutturali europei e 58 miliardi del Fondo di sviluppo e coesione.
Per supportare l’azione di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, con una particolare attenzione al Mezzogiorno, il Governo ha predisposto una serie di strumenti, tra i quali rientra il Fondo per la progettazione territoriale.
È stato pubblicato ieri, infatti, su proposta del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, il Dpcm che ripartisce 161.515.175 euro per rilanciare e accelerare la progettazione dei piccoli Comuni, delle Province e delle Città metropolitane delle regioni del Sud, delle Marche e dell’Umbria, nonché dei centri delle aree interne, ossia i Comuni italiani più periferici, in termini di accesso ai servizi essenziali (salute, istruzione, mobilità).
Le risorse del Fondo potranno essere utilizzate per promuovere bandi rivolti a professionisti che andranno a presentare progetti in ambito urbanistico o di innovazione sociale, permettendo alle amministrazioni di avere a disposizione progetti già pronti per partecipare all'assegnazione delle risorse del PNRR, dei Fondi strutturali europei o del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.
I Comuni fino a 5.000 abitanti potranno utilizzare, in tutto o in parte, il contributo anche per affidare incarichi per la redazione di progetti di fattibilità tecnica economica.
Le proposte devono essere coerenti o complementari rispetto agli obiettivi del PNRR, dei Fondi strutturali europei o del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Nel caso in cui si riferiscano a interventi di carattere sociale, devono avere un livello di dettaglio sufficiente ad avviare le procedure di affidamento del servizio o di co-progettazione. In caso di lavori pubblici, invece, il livello progettuale proposto deve essere almeno pari a quello del progetto di fattibilità tecnica-economica.
L'Agenzia per la Coesione territoriale ha già pubblicato schemi di bando tipo per i concorsi di progettazione e idee, sviluppati in collaborazione con l'Agenzia Nazionale Anti Corruzione (ANAC). Gli schemi e le relative note illustrative si possono consultare qui.