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Un pacchetto di interventi normativi tesi a superare le criticità oggi esistenti: per soddisfare la domanda di rafforzamento della capacità amministrativa degli enti locali e l'esigenza di assumere personale e professionalità tecniche qualificate, necessità emersa ancora più chiaramente in correlazione all’aumento agli impegni che il Paese ha assunto con il Pnrr.
Più risorse economiche, più spazi per le assunzioni, più semplificazioni. Sono questi i punti dell’intesa raggiunta al termine dell’incontro tra Governo e Anci, il 3 dicembre, che ha recepito il grido di dolore dei sindaci espresso già a metà novembre all’Assemblea nazionale Anci.
Il pacchetto prevede una risposta composita, da attuare in via normativa e in parte amministrativa, che consentirà a Comuni, cosi come alle Città Metropolitane e Province nei prossimi cinque anni, durante l’arco del PNRR, di disporre di ulteriori canali di acquisizione delle professionalità necessarie.
Vediamo quali sono le misure più importanti:
- Nuovi spazi alle assunzioni per i Comuni che realizzano interventi del PNRR
Si creano nuovi spazi per le assunzioni per contratti a tempo determinato e si scavalca il vincolo della non superabilità della spesa sostenuta nel 2009
A ciò si aggiunge che a partire dal 2022 sono previste importanti e crescenti risorse finanziarie in favore dei Comuni.
- Fondo per piccoli Comuni
Si istituisce un Fondo di 30 milioni per piccoli Comuni sotto i 5000 abitanti, che, nonostante i nuovi spazi per le assunzioni resi disponibili non abbiano risorse finanziarie utilizzabili.
Fondo per Comuni del Sud
Si stanziano 67 milioni per assunzioni di professionisti e esperti da destinare a Comuni nel Mezzogiorno.