Il MIMIT stanzia un’altra fetta da 175 milioni di euro per i progetti dedicati alla ricerca industriale e allo sviluppo sperimentale presentati nell'ambito del cosiddetto secondo sportello, a patto che siano integralmente sviluppati nelle Regioni del Sud.
Viene così rifinanziato il secondo sportello dell’agevolazione previsto dalla misura degli accordi per l’innovazione ai sensi del d.m. 31 dicembre 2021. Lo sportello era stato chiuso per esaurimento fondi il giorno successivo alla sua apertura, lo scorso 1° febbraio, perché le domande arrivate in poche ore richiedevano molte più risorse di quelle a disposizione.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha quindi previsto un nuovo stanziamento del valore di 175 milioni di euro da destinare ai progetti presentati, ma non ammessi alla fase istruttoria per mancanza di fondi. Il relativo decreto con i dettagli per l’accesso ai finanziamenti, firmato l’11 maggio scorso, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 159 del 10 luglio.
Potranno beneficiarne solo progetti realizzati interamente nei territori delle Regioni meno sviluppate: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Inoltre, le iniziative devono essere coerenti con gli obiettivi tematici del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027 e soddisfare anche i criteri generali e specifici previsti dallo stesso Programma, per l’azione 1.1.4 e a proposito di “Ricerca collaborativa”.
Gli accordi per l’innovazione sono una misura ad hoc a sostegno delle imprese che investono nella ricerca e nello sviluppo industriale per la messa a punto di nuovi processi, l’erogazione di nuovi prodotti e servizi o semplicemente per una rigenerazione migliorativa di quanto già esistente, anche in forma congiunta e fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti.
Ogni soggetto proponente può presentare una sola domanda di agevolazione come singolo o in qualità di capofila di un progetto congiunto.
Possono beneficiarne le imprese di ogni dimensione, ma con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività agroindustriali, artigiane, industriali, di servizi all’industria, in base all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5, e di ricerca.
I progetti devono essere avviati dopo aver presentato domanda di agevolazione al MIMIT, avere una durata non superiore a 3 anni e prevedere spese e costi ammissibili per almeno 5 milioni di euro. Le agevolazioni vengono concesse sotto forma di contributo diretto alla spesa o di finanziamento agevolato, coi seguenti parametri:
I progetti devono essere sviluppati attraverso le cosiddette tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) e nell’ambito delle seguenti macro aree d’intervento previste dal secondo pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, in base al Regolamento UE 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021: