Opportunità e finanziamenti in vista per imprese, atenei e i futuri assi di macro temi clou che aspirano a specializzarsi in innovazione, in azienda come nella Pubblica Amministrazione, transizioni digital e green, focus sul PNRR e nuove forme di salvaguardia del patrimonio culturale.
La novità riguarda il prossimo anno accademico, 2023-2024, quando il Ministero dell’università e della ricerca (MUR) bandirà 18mila 770 borse di dottorato, con un investimento che vale oltre 726 milioni di euro e rientra negli stanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la Missione 4, dedicata all’Istruzione e ricerca. I decreti numero 117 e numero 118, firmati dal ministro Bernini, riportano tutte le specifiche della ripartizione di risorse per l’avvio della procedura di accreditamento.
Delle 18mila 770 borse che gli Atenei potranno attivare, la maggior parte è riservata ai dottorati “innovativi” con le imprese, “con l’obiettivo -spiegano dal MUR- di costruire, anche attraverso strade come queste, una visione di lungo respiro che vada oltre la scadenza del PNRR (2026) e renda la ricerca il motore per lo sviluppo del Paese”.
È prevista, infatti, un’agevolazione fiscale sulle assunzioni a tempo indeterminato di personale in possesso di dottorato di ricerca per le aziende che cofinanzieranno al 50 per cento le “borse”, in linea coi finanziamenti del PNRR nel decreto-legge approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri. L’esonero sarà applicato per 24 mesi, dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, con un tetto massimo di 7mila 500 euro per ogni assunzione.
Quanto all’ammontare, le borse di dottorato di ricerca in transizioni digitale e ambientale, PNRR, Pubblica Amministrazione e patrimonio culturale potranno contare su uno stanziamento di circa 60mila euro ciascuna, mentre l’investimento complessivo per ogni dottorato “innovativo” sarà di 30mila euro, in cofinanziamento con le imprese private.
Questa, in sintesi, la ripartizione:
Le risorse verranno assegnate alle Università, statali e non statali, legalmente riconosciute e agli Istituti universitari a ordinamento speciale. Rispetto al bando precedente, grazie all’accreditamento della Scuola Superiore Meridionale, salgono a 99 le realtà che potranno attivare i dottorati.
Per accedere agli stanziamenti le attività dovranno essere avviate entro il 30 dicembre 2023 e, nell’eventualità di borse non assegnate, le disponibilità residue potranno essere utilizzate nel successivo anno accademico, 2024-2025.