In linea con gli obiettivi di decarbonizzazione nei trasporti definiti nel PNIEC, il documento che stabilisce gli obiettivi energetici e ambientali al 2030, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede interventi mirati all’elettrificazione delle banchine dei porti per ridurre al minimo la dipendenza dai combustibili fossili e l'impatto ambientale del settore dei trasporti marittimi.
Il trasporto via mare, infatti, si caratterizza attualmente per alcuni problemi ambientali dovuti all'uso di combustibili di bassa qualità che provocano esternalità negative sia durante la navigazione sia, soprattutto, durante la fase di stazionamento nel porto. Attualmente in Italia la presenza di banchine elettrificate è molto limitata, e quelle presenti non alimentano navi da crociera, traghetti o portacontainer, ma forniscono energia elettrica ai terminali di riparazione navale o alle gru destinate alla movimentazione delle merci.
Tra le misure adottate dal Consiglio dei ministri il 13 aprile 2022 per favorire l’attuazione del PNRR, vi è anche la norma che prevede un’autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione, per la realizzazione opere e infrastrutture per l’elettrificazione delle banchine.
La disposizione attua la riforma prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) sulla semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing attraverso un investimento pari a 700 milioni di euro, finanziati dal Piano Nazionale Complementare.
L’autorizzazione unica viene rilasciata dalla Regione nel rispetto delle normative di tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, all’esito della Conferenza di servizi, promossa dall’Autorità di sistema portuale o dalla stessa Regione competente e alla quale partecipano tutte le amministrazioni interessate. Il termine massimo per la conclusione del procedimento è di 120 giorni, o di 180 giorni nel caso in cui sia necessario procedere alla valutazione di impatto ambientale, valutazione quest’ultima che spetta alla Regione che è chiamata ad effettuarla con modalità accelerate (riduzione della metà dei termini attualmente previsti).