Su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, il Consiglio dei ministri del 7 agosto 2024 ha approvato un nuovo D.P.R che autorizza il Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) ad assumere a tempo indeterminato, per l’anno scolastico 2024-2025, 56mila 500 persone, tra insegnanti, educatori e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA).
Il provvedimento, inserito nel più ampio programma di rilancio della scuola italiana che punta anche all’aggiornamento delle competenze del corpo docente e a una serie di interventi strutturali, autorizza, infatti, migliaia di nuove assunzioni nelle diverse posizioni scolastiche che saranno effettuate attingendo dalle graduatorie in corso di validità per l’immissione in ruolo.
Nello specifico, per gli insegnanti il decreto stabilisce 45mila 124 nuovi incarichi a tempo indeterminato che interesseranno varie discipline e ordini di scuola, con l’obiettivo di garantire il rafforzamento degli insegnamenti di tutte le materie ai vari livelli, a cui si aggiunge l’incremento di 10mila 336 assunzioni di personale ATA per provvedere al contestuale potenziamento delle attività scolastiche e al buon funzionamento degli istituti.
Di seguito il dettaglio delle assunzioni approvate dal nuovo decreto per l’anno scolastico in partenza:
Inoltre, in vista della ripresa delle attività educative e scolastiche per l’infanzia a settembre, i Ministri della giustizia e della pubblica amministrazione, Carlo Nordio e Paolo Zangrillo, hanno precisato in una nota che non cambieranno i requisiti per l’esercizio della professione di educatore dell’infanzia.
Pertanto, “i Comuni -così riporta il comunicato- potranno continuare a utilizzare le graduatorie comunali vigenti del personale educativo e ausiliario fino all’anno scolastico 2026-2027, anche in deroga al possesso del titolo di studio, come prevede l’articolo 15-bis del decreto-legge numero 19 del 2024”.
Nonostante le novità introdotte dal CCNL Funzioni locali 2019-2021, in vigore dal 2024, per il personale degli asili nido e delle scuole d’infanzia, al fine di assicurare la continuità dell’erogazione dei servizi educativi e scolastici comunali per l’infanzia, il decreto PNRR 2024, convertito in legge, stabilisce, infatti, che le graduatorie comunali vigenti, gestite direttamente dai Comuni, potranno essere utilizzate fino all’anno scolastico 2026/2027, anche in deroga al possesso del titolo di studio previsto dal CCNL per il personale del comparto Funzioni locali, per l’immissione in servizio sia a tempo determinato che a tempo indeterminato nell’area degli istruttori se il personale ha maturato almeno tre anni di esercizio dell’attività professionale. Pertanto, la nota interministeriale ha chiarito che i Comuni possono regolarmente avviare le attività necessarie all’inizio del prossimo anno scolastico e utilizzare le graduatorie in essere.
Il recente intervento normativo punta, infatti, a garantire la continuità lavorativa a chi ricopre il ruolo di supplente nei nidi e nelle scuole dell’infanzia degli enti locali di tutta Italia, assicurando una migliore gestione della fase transitoria rispetto alle qualifiche e ai titoli professionali del personale dedicato ai bambini tra 0 e 6 anni, come stabilisce anche il contratto nazionale di lavoro per l’accesso ai concorsi.