La valorizzazione dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni è l’obiettivo prioritario della direttiva in materia di misurazione e valutazione della performance firmato dal Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.
Il pieno riconoscimento del merito nel contesto organizzativo diventa, così, la bussola per i dirigenti che dovranno improntare la valutazione della performance alla massima attenzione verso i dipendenti pubblici, che rappresentano il fulcro delle amministrazioni.
Mettere al centro le persone è la strategia giusto per costruire contesti capaci di definire meccanismi virtuosi fondati sul merito. La valutazione della performance individuale è inserita, pertanto, in una valutazione dell’organizzazione nel suo complesso e che coinvolga una pluralità di soggetti per giungere gradualmente ad una valutazione a 360 gradi.
Ogni amministrazione, nell’ambito dei rispettivi sistemi, dovrà prevedere che tutto il personale, a partire dal livello dirigenziale, venga valutato anche con riferimento alla capacità di esercitare la propria “leadership”.
“Quando si misura il merito di una persona – ha dichiarato il Ministro Zangrillo – non si esprime una valutazione valoriale sulla persona, ma si declina il suo profilo di competenze, di esperienze, il suo potenziale. Quindi, valutare il merito significa misurare la capacità che abbiamo di esprimere i nostri talenti, le nostre virtù; significa individuare le aree di miglioramento, in fin dei conti significa impegnarsi a far crescere le persone, che si traduce nel creare valore pubblico”.
La crescita delle persone passa inevitabilmente anche attraverso la formazione. A tal proposito, spetterà ai dirigenti promuovere percorsi per l’accrescimento delle competenze del capitale umano, stabilendo priorità formative sia per il perfezionamento delle competenze personali, sia per l’efficace svolgimento del ruolo dirigenziale, al fine di poter guidare con successo il personale assegnato.