Attraverso i soggetti che si registreranno da giovedì 22 giugno a martedì 5 settembre nel nuovo elenco del Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) tramite l’apposita procedura online, le imprese potranno richiedere un contributo a fondo perduto per la digitalizzazione e sostenibilità, sotto forma di voucher, in attuazione del Fondo previsto all’articolo 1, comma 231, della legge numero 145 del 2018. Come stabilisce il provvedimento del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese del Ministero delle Imprese e del Made in Italy numero 1887 del 13 giugno 2023, vista l’esigenza di procedere alla riapertura dei termini di presentazione delle domande di agevolazione previste dal decreto del 7 maggio 2019, nei prossimi due mesi e mezzo resterà aperta la possibilità d’iscriversi tra gli esperti ad hoc dell’innovazione per manager qualificati e società di consulenza capaci di supportare imprese e network d’impresa nelle azioni previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0.
Le domande di iscrizione nell’elenco del MIMIT si potranno presentare esclusivamente con procedura informatica, mediante l’utilizzo di CIE, CNS o SPID, dalle 10.00 del 22 giugno alle 17.00 del 5 settembre 2023.
Per assumere gli incarichi che danno diritto all’agevolazione anche i manager qualificati e le società di consulenza già iscritti nel precedente elenco del MIMIT, approvato con decreto direttoriale del 6 novembre 2019, dovranno ripresentare una nuova istanza di iscrizione con le modalità e nei termini previsti, al pari dei professionisti e delle società che non facevano parte della prima lista ministeriale.
Solo in seguito, le imprese potranno richiedere il contributo legato a doppio filo alle transizioni gemelle, digitale ed ecologica, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), attraverso i professionisti iscritti all’elenco del MIMIT per erogare consulenze su specifiche tecnologie:
Il percorso di consulenza potrà prevedere un ventaglio di azioni di accompagnamento delle imprese nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro e nell’ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, a patto che le novità siano sempre riconducibili a un processo d’innovazione significativa dell’impresa, anche organizzativa.
In linea con questa logica, le consulenze “agevolate” potranno riguardare l’innovazione intesa come avvio di operazioni all’avanguardia finalizzate all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati in private equity o venture capital, alla partecipazione al programma Elite, alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati e infine all’impiego di “nuovi” strumenti di finanza alternativa e digitale come, ad esempio, l’equity crowdfunding, l’emissione di minibond e l’invoice financing.