ANPR, arriva il codice ID del cittadino per la circolazione dei dati in sicurezza

08 maggio 2023

Permettere la fruibilità e l’interoperabilità dei dati dei cittadini contenuti nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione residente (ANPR), tutelando di più la sicurezza e la privacy. È questo lo scopo del nuovo ID ANPR (codice identificativo univoco) - introdotto e regolato con decreto del Ministero dell’Interno del 3 marzo 2023, pubblicato in GU n. 91 del 18 aprile - che ha definito l’adeguamento e l’evoluzione delle caratteristiche tecniche della piattaforma di funzionamento dell’ANPR per l’attribuzione a ciascun cittadino delI’ID ANPR di cui all’art. 62, comma 3, ultimo periodo, del CAD.

Ma a cosa serve, in concreto, l’ID univoco? A garantire l’anonimato delle proprie informazioni personali. Tramite l’ID infatti, un cittadino potrà identificare univocamente sé stesso nei confronti della PA senza fornire altre informazioni personali. L’interoperabilità dei dati sarà resa più semplice e più sicura, perché transiteranno i dati personali solo quando necessario, per il resto del tempo verrà comunicato o mosso solo l’ID ANPR.

L’ID ANPR ha tutta una serie di caratteristiche di sicurezza:

  • è alfanumerico con lunghezza di 9 caratteri compreso il check digit;
  • può essere generato soltanto dal sistema ANPR;
  • non è ricavato dai dati anagrafici della persona a cui è attribuito;
  • non contiene elementi identificativi dei dati anagrafici della persona a cui è attribuito;
  • non può essere riassegnato;
  • garantisce l’associazione immutabile al soggetto cui è attribuito;
  • non fornisce evidenza di alcuna sequenzialità, tantomeno temporale;
  • è dotato di check digit (il check digit è l’ultimo carattere dell’ID ANPR calcolato tramite uno specifico algoritmo per consentire di verificare la validità dei numeri che lo precedono).

Entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto, l’ID ANPR è attribuito a tutti gli individui già registrati in ANPR e ad ogni individuo all’atto della sua iscrizione. Decorso un anno dalla pubblicazione del decreto, la consultazione dei dati in ANPR sarà consentita esclusivamente con ID ANPR.

Per permettere la conoscibilità e l’acquisizione degli ID ANPR ai soggetti legittimati ad accedere ai dati contenuti in ANPR, sarà reso disponibile un apposito servizio, che, a fronte di un codice fiscale oppure dei dati anagrafici (cognome, nome, sesso, data nascita e luogo nascita) di un individuo registrato in ANPR, restituirà l’ID ANPR associato.

Tutti i servizi resi disponibili dal sistema ANPR ai Comuni per la registrazione delle operazioni anagrafiche e la consultazione dei dati anagrafici, verranno adeguati alla gestione del codice ID ANPR.

Il servizio con cui l’ANPR comunica i dati anagrafici dei cittadini al sistema CieOnLine, come infrastruttura informatica e di rete che rende disponibili i servizi di supporto al processo di emissione e gestione della CIE, verrà adeguato per consentire anche l’invio del codice ID ANPR.

È possibile leggere il proprio Id ANPR accedendo al sito di ANPR con SPID, CIE o CNS e poi cliccando sulla sezione “Visura e autocertificazioni”.

L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), nata nel 2016 e gestita dal Ministero dell’Interno,  rappresenta l’archivio centralizzato delle informazioni demografiche e anagrafiche dei cittadini italiani (inclusi i dati relativi all’identità, alla residenza, alla cittadinanza e alla famiglia) ed ha lo scopo di semplificare e migliorare la gestione delle informazioni anagrafiche, garantendo l’omogeneità dei dati su tutto il territorio nazionale e fornendo un’importante base di dati per il funzionamento di altri servizi pubblici, come l’assistenza sanitaria, l’istruzione e la previdenza sociale. Con tale iniziativa si cerca di superare le critiche riguardanti i rischi di scarsa tutela della privacy, in particolare per la possibilità che i dati anagrafici possano essere utilizzati per fini diversi da quelli per cui sono stati raccolti.

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