PNRR, pubblicato il primo Rapporto sulla valutazione dell'impatto delle riforme in materia di capitale umano pubblico

21 settembre 2022

L’inaugurazione del primo polo formativo territoriale della Scuola Nazionale dell'Amministrazione, presso la sede della Fondazione Camillo Cavour a Santena (Torino), è stata l’occasione per presentare i risultati del primo Rapporto del comitato scientifico per la valutazione dell’impatto delle riforme in materia di capitale umano pubblico sullo stato di implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in Italia.

Il Comitato, istituito a marzo 2022 dal ministro per la Pubblica amministrazione, ha come obiettivi la valutazione dell’efficacia delle azioni e delle politiche messe in campo per selezionare e formare la classe dirigente della Pubblica amministrazione, la validazione dei rapporti annuali che la Scuola nazionale dell'amministrazione (Sna) e Formez PA redigeranno, secondo i rispettivi ambiti di attività, e la messa a punto di un’analisi sull'attuazione amministrativa dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza nei principali Paesi Ue e sui cambiamenti organizzativi indotti in Italia dal PNRR.

Operando come una sorta di advisory board e offrendo spunti operativi per il futuro, il Comitato ha fornito un giudizio molto positivo dello sforzo riformatore innescato dal PNRR.

Nelle 75 pagine del Rapporto, il Comitato ha preso in esame il programma contenuto nel PNRR, per la componente M1C1 nelle parti relative al Capitale umano (milestones M1C1-56, M1C1-58, M1C1-59), ponendo l’attenzione su tutti i provvedimenti normativi del settore. Nel report si suggerisce al Dipartimento della Funzione pubblica di valorizzare e utilizzare pienamente il portale inPa e il portale Piao, di costruire un set di indicatore per monitorare le riforme, nonché di diramare una roadmap per assicurarsi che tutte le amministrazioni siano in grado di proseguire le riforme senza dispersione di tempo, risorse ed energie.

L’analisi risponde a quattro obiettivi:

-    offrire una ricognizione sintetica degli elementi di criticità del pubblico impiego cui l’agenda di riforma Pnrr cerca di dare risposta;

-    raccogliere l’insieme degli interventi normativi realizzati in linea con l’agenda con particolare attenzione alle amministrazioni centrali;

-    analizzare la stessa agenda alla luce delle principali esperienze europee in corso nell’ambito del programma Next Generation EU di cui il Pnrr italiano è parte;

-    valutare criticamente la coerenza tra obiettivi di cambiamento e misure adottate, per fornire raccomandazioni utili al programma di riforma e cambiamento del capitale umano, specialmente in vista del cambiamento politico.

 

La valutazione si è articolata in quattro assi: valutazione della coerenza, del metodo, del merito e, infine, dei rischi all’orizzonte.

 

Positiva la valutazione di coerenza, data la consapevolezza della criticità e dell’urgenza del cambiamento. Dal punto di vista del metodo, il Rapporto evidenzia l’esistenza di due forze potenti e opposte: da un lato i tempi molto ristretti imposti da Bruxelles per recuperare il gap rispetto all’immobilismo degli anni passati e, dall’altro, coerentemente col nostro sistema istituzionale che valorizza le autonomie e che dà un ruolo centrale alle relazioni sindacali, il dialogo tra tutti gli attori per trovare piattaforme collaborative rispetto alle soluzioni da adottare. Questi mesi si sono caratterizzati per l’equilibrio tra le due forze; tuttavia, non c’è tempo per le concertazioni infinite e le discussioni devono essere rapide per planare sull’operatività.

Nel rapporto si evidenzia, infatti, come la fase della grande stagione di interventi normativi sia finita. L'infrastruttura è in piedi, ma ora si apre la fase più insidiosa, che è quella dell’esecuzione attraverso l’implementazione delle norme. Il Governo Draghi ha gettato le basi infrastrutturali, normative e tecnologiche. In questo anno e mezzo si è operato evidenziando i colli di bottiglia, gli ostacoli da rimuovere al fine di rendere possibile quello che era considerato impossibile. Ma la novità di questa stagione di riforme è che, contrariamente al passato quando si operava ‘isorisorse’, oggi la possibilità di fare investimenti necessita che si mantenga una direzione organica.

Sono tre gli strumenti individuati dal Comitato per il compimento del processo di rinnovamento del capitale umano pubblico: il portale di assistenza tecnica Capacity Italy, i concorsi con il portale inPA e la formazione, per restituire al dipendente pubblico identità, valore e orientamento alle nuove direzioni.

 

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